Secondo il vocabolario Treccani.It accogliere significa "ricevere nella propria casa, ammettere nel proprio gruppo temporaneamente o stabilmente" qualcuno; sempre il dizionario però fa riferimento "al sentimento, alle manifestazioni con qui si riceve". Esse infatti possono essere diverse, di persona in persona, di popolo in popolo.

Il peggior antagonista dell'accoglienza è l'egoismo, come si vede nel testo di Oscar Wilde:"Il gigamde egoista": l'egoismo porta solitudine, tristezza, sensazione di freddo interiore. Ma basta anche un piccolo gesto di gentilezza verso qualcuno  e il vedere la sua gratitudine a farci trovare la gioia e il calore dell'essere altruisti. Per sconfiggere l'egoismo basta ascoltare il proprio cuore.

Nel mondo antico l'ospitalità era un valore fondamentale: l'ospite era considerato come un uomo inviato da Dio.

Per l'ospite si poteva dare tutto quello che si aveva, certi che la Provvidenza divina avrebbe ricompensato i gesti di generosità non permettendo mai che manchi il necessario, proprio come accadde alla vedova di Nain che non esitò a dare ad Elia la sua ultima focaccia.

Per tramite dell'ospite possono accadere cose belle e  in aspettate e quando qualcuno si sente accolto diventa accogliente.